Preparatevi al ritorno

Dato che i laboratori di questo inverno stanno riscuotendo un buon successo, la Cabina di regia dell’Ecomuseo Alta via dell’Oglio ha pensato di riproporli nei primi mesi del prossimo anno!

Abbiamo già contattato alcuni possibili relatori e relatrici: appena ultimati i preparativi, verranno comunicate le date della seconda serie di “Sporchiamoci le mani”.

Grazie a tutti i partecipanti, intanto. E non dimenticatevi il laboratorio di calligrafia medievale il 15 dicembre a Incudine!

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Appuntamenti

L’Ecomuseo Alta via dell’Oglio continua le sue attività anche nei mesi più freddi!

Qui sotto il programma degli eventi fino alla primavera 2013:

L’

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Eventi d’autunno

Per quest’autunno, l’Ecomuseo Alta via dell’Oglio vi propone cinque incontri per non stare con le mani in mano:

Scarica il volantino!

Sporchiamoci le mani!

5 laboratori di arte minore, per imparare semplici tecniche e creare piccole opere …d’artigianato.

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I segni dei pagani al Dòs de li Barbine

Il Dòs de li Barbine è un poggio posto poco sopra all’abitato di Vione. Passeggiando nel bosco che lo ricopre, magari tra i raggi del sole autunnale, oppure sul tappeto bianco della prima neve, non è difficile percepire l’antichità del posto, tra i sussurri del vento e  i cigolii dei rami.

Si tratta di un luogo di leggende e racconti, legati ai culti pagani che qui, dalle testimonianze storiche, sono proseguiti fino alle soglie del XVII secolo.

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Il tempo si è fermato a Cedegolo

Sabato 29 settembre alle 17.30 la mostra Il tempo si è fermato, che l’Ecomuseo Alta via dell’Oglio ha allestito quest’estate a Temù, sarà inaugurata a Cedegolo.

In quella occasione, il MusIL (Museo dell’Illuminazione) e il Comune di Cedegolo organizzano un evento speciale per la presentazione del volume “Il  male della polvere: storia e storie dei minatori in Valle Camonica nel secondo dopoguerra” e la proiezione del filmato “La Valle dell’Energia“.

Maggior informazioni sul sito del MusIL.

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Il tempo si è fermato…continua

La mostra “Il tempo si è fermato” rimane aperta fino al 20 settembre, presso la palestra delle Scuole comunali.

Per visite o informazioni:
segreteria@ecomuseoaltaviaoglio.org
0364/94152 (Info Point Alta Valle Camonica)

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Eventi dell’estate 2012

Attività in corso – Estate 2012

“Le serate dell’Ecomuseo”

Un ciclo di serate sulla cultura e la storia locale per l’estate 2012

18 luglio 2012 VEZZA D’OGLIO ore 21.00 presso la sala conferenze della Torre Federici: “Che sia padrone di governare la casa” società, vita domestica, condizione femminile, a cura di Oliviero Franzoni

25 luglio 2012 TEMU’ ore 21.00 presso la Sala consiliare del municipio: “Gente capace di molta fatica” attività lavorative, mestieri, professioni, a cura di Oliviero Franzoni

01 agosto 2012 PONTE DI LEGNO ore 21.00 presso la Sala consiliare del municipio: “Le relazioni tra Vallecamonica, Valtellina e Trentino alla fine del Medioevo. Movimenti di persone e cosa attraverso i valichi alpini”, a cura di Massimo Della Misericordia (Università di Milano – Bicocca) *

08 agosto 2012 INCUDINE ore 21.00 presso la Sala parrocchiale: “I Federici e l’alta Vallecamonica, la contea di Edolo e Dalegno”, a cura di Luca Giarelli (Istituto per lo studio delle tradizioni alpine)

16 agosto 2012 VIONE ore 20.45 presso la Sala consiliare del municipio: “Vione archeologica”, conferenza sulle ricerche archeologiche sui siti medievali di Vione condotte dall’Università cattolica del Sacro Cuore e dirette dalla Sopraintendenza archeologica per la Lombardia.

19 agosto 2012 PONTE DI LEGNO ore 21.00 presso la Sala consiliare del municipio: “Carnevali e folclore delle Alpi. Riti, suoni e tradizioni popolari delle vallate europee” presentazione del volume a cura di Luca Giarelli e Marta Ghirardelli (Istituto per lo studio delle tradizioni alpine)

22 agosto 2012 PONTE DI LEGNO ore 21.00 presso la Sala consiliare del municipio: “L’alto corso dell’Oglio nei geografi e storici della prima età moderna (che mai lo videro in vita loro)”, a cura di Simone Signaroli (Camus – Museo Camuno)*

*In collaborazione con la Commissione cultura di Ponte di Legno

Mostra:  “Il tempo si è fermato”

Immagini e racconti di una impresa che ha segnato il nostro territorio

La mostra sulla costruzione delle dighe nella Valle d’Avio, tra i comuni di Temù e di Edolo, racconta una storia che si snoda sui primi decenni del XX secolo, e che segna l’arrivo della industrializzazione in Alta Valle. Attraverso le immagini del fotografo Simone Magnolini, i documenti e le testimonianze, la narrazione cinematografica di Ermanno Olmi, i visitatori possono ricomporre il quadro di un evento che ha influenzato profondamente lo sviluppo del nostro territorio e che ha cambiato il volto di una valle di montagna.

TEMU’ presso la scuola elementare dal 21 luglio all’01 settembre 2012

“A spasso nel tempo”

Visite guidate ai beni tutelati dall’Ecomuseo

 I volontari dell’Ecomuseo vi portano alla scoperta dei tesori nascosti nei borghi dell’Alta Valle Camonica.

Vezza, tanti tesori e non saperlo

Vezza d’Oglio – 18 luglio 2012

  • La pinacoteca parrocchiale;
  • La chiesa di S. Martino e il quadro di S. Giovanni Nepomuceno;
  • Vezza dall’alto vista dal campanile;
  • La fontana del Boi Grand (1720);

Ritrovo: a Vezza d’Oglio in piazza della Chiesa ore 10.00

Alla ricerca del drago per le vie di Temù

Temù – 25 luglio 2012

  • Mostra “Il tempo si è fermato”;
  • Borgo di Temù;
  • Il castello del drago;
  • La chiesa di Lecanù;

Ritrovo: c/o ufficio informazioni ore 10.00

Incudine un paese tra luce e ombra

Incudine – 1 agosto 2012

  • Il paese di Incudine e i suoi edifici storici;
  • Gli ex-voto della Chiesa parrocchiale;

Ritrovo: c/o ponte sul fiume Oglio ore 10.00

Villa Dalegno, il borgo sulla montagna

Villa Dalegno – 8 agosto 2012

  • Chiesa dei disciplini;
  • Mulino;
  • Chiesa parrocchiale

Ritrovo: al parcheggio sotto la Chiesa di Villa Dalegno ore 10.30

Un pittore medioevale a Plampezzo

Ponte di Legno – 22 agosto 2012

  • Visita alla chiesa di Plampezzo;

Ritrovo: al Ponte dei buoi (ss 300, bivio per Precasaglio) ore 11.00

 La partecipazione alle escursioni è gratuita, la prenotazione va effettuata entro il giorno precedente.

 

Escursioni

In collaborazione con Alternativa Ambiente e Guide alpine Vallecamonica Adamello

22 luglio – TEMU’ – Visita alle dighe valle d’Avio, per ammirare in prima persona la storia raccontata nella mostra dell’Ecomuseo.

 

PER INFORMAZIONI

0364/94152 (Pro loco di Temù) – 0364/76131 (Pro loco di Vezza d’Oglio) – segreteria@ecomuseoaltaviaoglio.org

 

 

 

 

 

 

 

 

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Chi siamo

L’Ecomuseo è un ente formato dai cinque comuni di Incudine, Vezza d’Oglio, Vione, Temù e Ponte di Legno e da molte associazioni locali private e pubbliche, nato nel 2009; siamo un’istituzione apolitica, priva di scopi di lucro e con fini esclusivamente culturali. Contrariamente all’idea che il nome suggerisce, l’Ecomuseo non è un museo, almeno nel senso comune del termine ovvero un posto dove si costudiscono oggetti, e non riguarda (solamente) l’ecologia.

Statuto e regolamento

Il significato del simbolo

La denominazione che si è scelto per l’Ecomuseo vuole connotare la specificità territoriale dei 5 Comuni aderenti, tutti accomunati dalla presenza dell’asta del fiume Oglio dalle sorgenti (si forma infatti a Ponte di legno dalla fusione delle acque dei torrenti Frigidolfo e Narcanello) sino al primo rilevante salto di quota subito dopo l’abitato di Incudine.
Il territorio, ricchissimo di arte, storia, tradizioni e folklore radicati e partecipati, declinati in un tourbillon di aspetti che interagiscono tra loro e, specie negli ultimi decenni, divenuti elementi d’interesse in termini di appetibilità turistica dell’area.
Il tutto insistente su ambienti e paesaggi turistici straordinari costituenti un tutt’uno socioeconomico che oggi è anche una attrattiva turistica assai rilevante. Alla denominazione che interpreta la territorialità si è voluto associare un elemento legato alla cultura e alla storia dei luoghi su cui l’Ecomuseo insiste, inserendo un oggetto ritrovato durante alcuni scavi archeologici degli anni 70 dal Prof. Mirabella Roberto nel centro storico dell’abitato di Vione, di chiara origine longobarda.
Si tratta di una splendida fibula ornamentale in bronzo, che non del tutto casualmente presenta 5 lobi nella parte superiore, coincidente con le 5 Municipalità che aderiscono territorialmente all’Ecomuseo.
La fibula aveva il compito di trattenere lembi diversi del vestito e in qualche misura rappresenta la volontà dell’Ecomuseo di costituire un contenitore che riunisca diversi “lembi” di territorio dai connotati spesso diversi ma tenuti assieme da una fibula ideale con l’intento di divulgare, conservare e promuovere col proprio operato i saperi e le tradizioni di paesi uniti sul piano culturale e per creare sempre nuovi stimoli.

Cosa è un ecomuseo

Gli ecomusei sono strumenti con cui le popolazioni possono valorizzare la loro tradizione, recuperando le tracce, materiali e immateriali, del proprio passato, per farla vivere ancora oggi.
Resti storici, scavi archeologici, reperti di Guerre Mondiali e altre battaglie, insieme a tracce meno «nobili», ma forse più significative, come le malghe, i caseifici, i sentieri utilizzati dai pastori per l’ascesa ai pascoli d’alta quota, tutto ciò che, nel corso dei secoli, ha costruito il volto del nostro territorio.
La cultura non è fatta solo di cose, ma di gesti, di modi di vivere, di lavorare, di riposare: per questo, l’ecomuseo protegge, favorisce e promuove le feste popolari, i metodi di produzione tradizionali, le espressioni del sentimento religioso, perfino le carnevalate come il ruf de la ecia di Ponte di Legno.
Si tratta di manifestazioni e di costumi di origine antichissima, come le cerimonie della confraternita dei Disciplini di Villa, che risale almeno al XVI secolo, e che hanno rischiato di venire dimenticate nella seconda metà del secolo scorso, in seguito all’arrivo dell’industrializzazione e della «società moderna» che ha spopolato le valli di montagna.
Con la domanda di riconoscimento dell’Ecomuseo dell’Alta via dell’Oglio, i cinque comuni associati richiedono alla Regione di prendere atto degli sforzi fatti fino a qui per la tutela di questo patrimonio ricchissimo ma talvolta misconosciuto, impegnandosi reciprocamente nella conservazione, mantenimento e promozione.
Non solo i comuni partecipano all’Ecomuseo: tutte le associazioni presenti sul territorio sono invitate a essere protagoniste delle attività, sia all’interno della struttura organizzativa sia come partner esterni.
L’Ecomuseo ha già avuto l’adesione di istituzioni importanti a partire dalla Università della Montagna di Edolo, dai Parchi dell’Adamello e dello Stelvio, dal Museo Etnografico L Zuf di Vione, ma anche di molte associazioni di cittadini (vicinie, associazioni sportive, gruppi degli alpini, gruppi di volontariato più o meno riconosciuti).
L’ambizione è che diventi il soggetto capace di coordinare tutte queste forze.
Si parla di turismo, e in questo campo le potenzialità sono enormi: l’ecomuseo ha già strutturato alcuni percorsi volti a far conoscere aspetti già noti oppure semi-sconosciuti dell’Alta valle: un viaggio tra i resti delle antiche fortezze medievali, che passa dal castello di Incudine fino alla torre d’alta quota del Canalì dei Pagà; una visita in più tappe ai luoghi della guerra, dalla Battaglia di Vezza del 1866 alle trincee dei Garibaldini in località Dosso sopra a Vione. Ma anche una serie di tappe che riguardano la cultura dei pastori, partendo dalle malghe di alta quota, verso i paesi, passando magari attraverso caseifici e agriturismi.
L’ecomuseo non si limità però al turismo: vuole dare la possibilità di sostenere (anche economicamente) la tutela dei beni materiali e immateriali facendo si che questi possano continuare la loro funzione. Limitata al ricordo, nel caso dei resti di valore storico, oppure ancora piena di senso per le popolazioni locali, come appunto le feste e le manifestazioni di ciascuna comunità.
Anche se la Regione Lombardia decidesse di non riconoscere questa realtà, lo sforzo non sarà stato inutile: il piano triennale dell’Ecomuseo prevede investimenti per più di 8.000.000 di €, in parte attraverso fondi propri degli enti, in parte grazie a contributi, in parte grazie a capitali messi a disposizione direttamente dagli operatori economici e turistici privati, come succede già per manifestazioni di grande successo come la Mangia e Vai, la Fierà dei Calsù di Vione o La Dòna del züc a Vezza d’Oglio.

L’Ecomuseo ha anche un logo: una fibula ornamentale in bronzo, di epoca longobarda, ritrovata a Vione. Del tutto casualmente presenta 5 lobi nella parte superiore, uno per ciascuno dei comuni che partecipano all’iniziativa. Il museo ha il compito di riunire le diverse parti del territorio: proprio come la fibula, che serviva a trattenere i diversi lembi del vestito. Simbolicamente, sembra di buon auspicio.

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